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DOLCI A INTOLLERANZA ZERO

...mi chiedevano di fare un libro che potesse aiutare le famiglie ad accontentare il palato dei loro cari celiaci. L’idea era stuzzicante: i dolci per celiaci, ma potremmo dire tutti i cibi senza glutine in genere, hanno la fama di non essere particolarmente buoni, per cui mi sarebbe piaciuto riuscire a fare qualche cosa di appetibile anche per loro. Questo libro ne è il risultato.

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Descrizione prodotto

Dettagli

Dalla presentazione dell'autrice, Federica Giusti:

L’idea di fare questo libro mi è stata inizialmente data da alcune amiche che, avendo avuto modo di conoscere e, fortunatamente per me, apprezzare i miei precedenti libri di ricette “normali”, mi chiedevano di farne uno che potesse aiutarle ad accontentare il palato dei loro familiari celiaci. L’idea era stuzzicante: i dolci per celiaci, ma potremmo dire tutti i cibi senza glutine in genere, hanno la fama di non essere particolarmente buoni, per cui mi sarebbe piaciuto riuscire a fare qualche cosa di appetibile anche per loro.

Pensavo, però, fosse una sfida persa in partenza e sinceramente non avevo la motivazione sufficiente per affrontare questa prova.  Poi il fato, o Chi lo guida, ha voluto che, nel giro di poco tempo, sia io che una delle mie figlie ci siamo improvvisamente ritrovate a fare i conti con due intolleranze: al frumento ed al latte vaccino.

Ecco arrivata la motivazione!

Se non per se stessi, almeno per i figli si fa qualsiasi cosa. Essere contemporaneamente intolleranti al frumento ed al latte vaccino è una condizione che mette davvero a dura prova.    Non si può più acquistare nulla di confezionato, spesso nemmeno i prodotti per celiaci, perché, il più delle volte, con-

tengono latte.

Bisogna fare tutto in casa, ma come? Smarrimento.

Le abitudini alimentari consolidate in quarant’anni di vita vengono messe in discussione e ti senti perso.

Non sai ancora a cosa ti porterà questo cambiamento e, principalmente, non sai come affrontarlo.

Ti vedi già sconfitto, rinunciatario.

Non vedi lati positivi.

Non sai che forse, questo, è l’aiuto che ti serviva per prendere maggior coscienza di te e di come ti alimenti.

Gli aiuti?

Dopo averti detto cosa devi togliere completamente dalla tua dieta, pensano di aiutarti dicendo che in fondo non c’è da preoccuparsi, che non è un problema, perché ci sono tanti   alimenti alternativi, che però tu non hai mai nemmeno sentito nominare e così, tutto continua ad essere estremamente difficile.

Non oso immaginare cosa possano pensare e provare le persone celiache quando ricevono la diagnosi definitiva di celiachia, per loro c’è anche l’aggravante di sapere che, la dieta, sarà per tutta la vita.

Cosa fare allora?

Io ho iniziato a parlarne con tutti, nella speranza di incontrare qualcuno con cui condividere la mia esperienza e che mi potesse dare qualche dritta e, devo dire, che almeno non mi sono più sentita sola:“siamo in tanti su questa barca!”

Poi, ho iniziato a leggere, a cercare libri che parlassero dell’argomento, che mi facessero capire qualche cosa, che mi dessero qualche consiglio pratico.

Devo dire che anche di libri ce ne sono tanti, più o meno chiari, più o meno esaustivi ma, spesso, ho trovato poca concretezza e, soprattutto, non ho trovato ricette che mi facessero sentire “a casa”, in cui riconoscermi, che non mi facessero sentire malata.

Decidendomi dunque a scrivere questo libro non ho voluto stendere un saggio su allergie ed intolleranze ma, piuttosto, un pratico aiuto in cucina per chi volesse preparare qualche cosa di dolce e di “normale” per persone “speciali”.

Prima però di passare a mettere le “mani in pasta” con le ricette del libro, cercherò nei due capitoli seguenti, per i quali mi sono avvalsa dell’aiuto dell’amica e Dr.ssa Paola Fiorani, medico specialista in scienza dell’alimentazione, di darvi una prima idea di cosa sono ALLERGIE ALIMENTARI, INTOLLERANZE ALIMENTARI e CELIACHIA, provando anche a chiarire quali siano le differenze.

Nella speranza che questo mio lavoro possa esservi utile e riesca a farvi ritrovare il gusto di un buon dolce fatto in casa, seppure “a intolleranza zero”, vi lascio ai vostri esperimenti culinari. 

 

Dalla introduzione di Dino Alverni
Presidente Associazione Italiana Celiachia - Emilia Romagna Onlus

È ancora possibile passare una parte importante della propria vita, anni, o addirittura decenni, soffrendo per la presenza di sintomi, anche molto fastidiosi, per il solo motivo che si ignora di soffrire di Celiachia, quando invece una semplice dieta senza glutine sarebbe sufficiente a restituirti, come per incanto, il perduto benessere fisico e una vita perfettamente normale?

Oggi sempre più raramente, ma questa “malattia”, da molti ritenuta a giusta ragione subdola, pur se battezzata da    Areteo di Cappadocia già nel secondo secolo, è riuscita ad arrivare fino alle soglie del terzo millennio senza essere riconosciuta e a rovinare una parte consistente della vita a tantissime persone. Si è mascherata da malattia rara per sfuggire all’attenzione dei più; si è presentata con quadri sintomatici molto variegati, ed è riuscita a passare inosservata anche ai medici più attenti, sviando i sospetti su altre patologie più comuni. Solo recentemente la ricerca è stata in grado di smascherarla spiegando i meccanismi che la scatenano, e a mettere a disposizione della classe medica test sempre più sensibili e specifici, oltre che protocolli diagnostici efficaci per consentire diagnosi sempre più numerose e tempestive.

È duro vivere per venti anni accanto alla persona amata, testimone impotente del suo continuo ed apparentemente inarrestabile peggioramento delle condizioni di salute, limitandosi ad accompagnarla in un continuo quanto inutile pellegrinaggio da uno specialista all’altro; mentirle con il sorriso sulle labbra nel tentativo di darle conforto, sperando di riuscire a nasconderle la tua angoscia di fronte alle sue crescenti sofferenze e preoccupazioni.

Dodici anni fa, dopo tante diagnosi errate, finalmente quella giusta, per fortuna la meno grave tra quelle formulate fino ad allora. Sembrava un sogno: si trattava solo di Celiachia e bastava una dieta senza glutine per risolvere tutto.

E fu proprio così.

Fu in questo modo che conobbi tanti celiaci e scoprii che le disavventure di mia moglie erano comuni a quasi tutti loro. Scattò così in me il desiderio di fare qualcosa per migliorare questa situazione.

Scoprii allora l’esistenza di questa Associazione; scoprii che c’erano già molti volontari che operavano dal 1979, e decisi di aggregarmi per cercare di dare il mio modesto contributo. Oggi la mia più grande soddisfazione, come volontario, è ricevere i nuovi diagnosticati.   Gioisco nel sentirmi raccontare storie di diagnosi sempre più precoci e tempestive, esperienze di vita decisamente diverse e migliori di quelle vissute nella mia famiglia e in quella di tanti altri celiaci, fortunatamente retaggio di un passato sempre più lontano ma impossibile da dimenticare.

Gioisco vedendo ogni giorno nuove conquiste per i celiaci, un nuovo ristorante o pizzeria che entra nel progetto Alimentazione Fuori Casa della nostra Associazione, quindi in grado di offrire non solo la classica bistecchina o insalatina, (scelte puntualmente dal celiaco per evitare quanto possibile il rischio contaminazione), ma un menù ricco con ampia possibilità di scelta.

Gioisco nello scoprire nuovi prodotti sfornati in continuazione dalle Ditte Produttrici di alimenti senza glutine, assaggiarli e constatare che non hanno più lo stesso sapore di polenta mal riuscita come un tempo, ma sono sempre migliori, e sempre più facilmente reperibili nella grande distribuzione organizzata e in negozi specializzati in questo tipo di alimentazione.

Altro motivo di soddisfazione è ascoltare le mamme che portano i loro bimbi Celiaci nelle scuole materne e non, che, a differenza di pochissimi anni fa, sono ormai perfettamente informate e quindi pronte ad accoglierli finalmente senza problemi.

Piano piano la nostra società sta cambiando, le Istituzioni, le autorità Politiche, Amministrative e Sanitarie e tutta la Classe Medica sono sempre più sensibili verso la Celiachia.    I disagi di vario genere che il Celiaco incontra giornalmente, principalmente legati all’alimentazione fuori casa, stanno diminuendo sempre più, lentamente ma inesorabilmente.

Voglio ricordare ancora una volta che le condizioni di assistenza di cui gode il Celiaco Italiano sono sicuramente di gran lunga le migliori rispetto al resto del mondo, e posso affermare che la nostra Associazione ha giocato e sta giocando un ruolo determinante in tutto questo.

La sua forza è rappresentata dai molti sostenitori (oggi quasi 60000 in tutta Italia, dei quali più di 6000 nella sola Regione Emilia Romagna) che hanno sempre operato con estrema disponibilità, competenza e serietà.

AIC è così riuscita in questi 30 e più anni di attività a ritagliarsi un ruolo di interlocutrice affidabile e permanente delle Istituzioni, e, grazie alla sua struttura Federale, riesce ad operare a tutti i livelli, nazionale, regionale, provinciale e locale, riuscendo spesso ad influenzare i legislatori a livello nazionale, collaborando poi con le singole Regioni e con le varie Ausl quando le leggi entrano in applicazione. Un magnifico esempio è la legge 123/05 che sta portando molti miglioramenti nella vita del Celiaco.

L’Associazione Italiana Celiachia è il risultato della collaborazione di tantissimi volontari: è la dimostrazione che, se stiamo uniti, siamo una forza in grado di cambiare veramente le cose in meglio. Quindi il mio invito a tutti i Celiaci è proprio questo, continuare a sostenerla, nell’interesse di tutti, senza dimenticare mai che, oltre al sostegno economico, oggi più che mai è importante anche il ruolo attivo che ogni associato può avere: basta dedicare qualche ora del nostro tempo alla realizzazione dei nostri desideri, visto che tante cose sono state ottenute ma molte altre sono ancora da conquistare e che, in tanti campi, si può e si deve ancora migliorare. Oggi sappiamo che cucinare non è di moda come nel passato: il ritmo frenetico della vita moderna ci porta sempre di più ad alimentarci frettolosamente fuori casa e ci lascia sempre meno tempo da dedicare ai piaceri della buona tavola.

La Celiachia è spesso un valido motivo per riavvicinarsi ai fornelli, con il desiderio di ritrovare i sapori tradizionali della nostra cucina ai quali eravamo abituati prima della dieta. Ne è un esempio classico la cara piadina romagnola, che è ancora introvabile nell’industria del senza glutine: questo spinge un numero sempre crescente di mamme e nonne a rispolverare taglieri e matterelli, e a cimentarsi nella preparazione di torte, pane, pizza che meglio possano rispondere ai propri gusti, ed è in questi momenti che il Celiaco ricerca continuamente nuove ricette.

Questo libro è una nuova occasione, un nuovo importante strumento grazie al quale, ne sono sicuro, molti Celiaci troveranno nuovi ed invitanti sapori che potranno aiutarli a seguire sempre e comunque una dieta perfettamente senza glutine: questa, non va mai dimenticato, è l’unica condizione che può garantire loro una vita in perfetta salute e al riparo da possibili complicanze.

La dieta senza glutine pone diversi problemi, ma quando oltre all’intolleranza al glutine occorre fare attenzione anche ad altre intolleranze concomitanti, allora cucinare è davvero un’impresa non di poco conto.

Questo libro risponde anche a queste esigenze: in qualche occasione può quindi diventare oltre che utile davvero molto prezioso.

 

RICETTE

Amaretti al Cocco - Amaretti - Attimi - Barrette di Muesli - Biscotti per la Colazione - Biscottini al Cocco - Biscotti: “Lune Nere” - Biscotti: “Mezze Lune” - Biscotti Rusticoni - Brownies - Brutti ma Buoni; - Cantucci - Cookies - Croccante - Croccante di sesamo - Gocciolotte - Lingue di gatto - Muffins ricetta  - Base - Muffins alla Marmellata - Muffins alleMele e Cannella - Muffins ricchi al Cioccolato - Pastine di Frumentone - Pepparkakor - Rose del Deserto - Schiumini e Meringhe - Castagnaccio Soft - Castagnaccio - Ciambella al Cocco - Pan di Spagna - Pasta Frolla per Crostate e… - Plum Cake Bicolor - Sacher - Strudel - Torta After Eight - Torta Amaretto - Torta di Ananas e Cocco - Torta full Apple - Torta tipo Barozzi - Torta al Caffè - Torta Cioccolatino - Torta di farina di Nocciole - Torta di Grano Saraceno  - Torta al Limone o all’Arancio - Torta al Limone Extra Soft - Torta di Carote - Torta Mantovana - Torta Mariolina - Torta Moretta - Torta Paradiso - Torta di Polenta e Latte - Torta di Riso Classica; - Torta di Riso New Mode - Torta Sbrisolona - Torta Soffice alla Ricotta - Torta Strudel - Budino al Cioccolato - Cioccolata in Tazza - Crema Catalana  - Crema di Nocciole e Cioccolato - Crema Pasticcera - Creme Caramel - Gelatina di Yogurt - Panna Cotta - Rotolo al Limone o … - Torta Mimosa - Sughi d’Uva - Zabaione

 

Ulteriori informazioni

Ulteriori informazioni

Sottotitolo con l'approvazione di
AIC - Associazione Italiana Celiachia
Emilia Romagna Onlus
Indice Contenuti No
ISBN 9788886980685
Autore FEDERICA GIUSTI
Dimensione 15x21
Pagine 160
Immagini e tabelle No
Rilegatura spirale metallica
Data Edizione 2010
PDF No
Video No
Lezioni No

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